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Beatrice Gradassa nasce a Roma il 19 giugno 1972. Nel
1994 si trasferisce a Porto Ercole, pittoresca cittadina
dell’Argentario (Toscana), nella quale vive con il marito
Marco, i loro due figli Gian Marco e Sofia, e i quadrupedi
di casa “cana” Lilith e una manciata variegata e variabile
di “belve” feline.
Scrive poesia sin dall’adolescenza e, seguendo gli slanci
creativi, si sperimenta nel disegno, nella pittura e nella
fotografia. Coltiva la passione per letteratura, psicologia
e comunicazione, attraverso la lettura, partecipando a
convegni e seminari, e sfruttando le potenzialità di
Internet.
Da
anni collabora attivamente con diverse Associazioni
Culturali.
Nel 2003 con la poesia “(Mio) Vento di libertà” si aggiudica
il secondo posto del Premio Letterario “Versi di… Versi la
Poesia dell’Eros”, e nella successiva edizione del 2004 le
viene conferito il primo posto con la poesia “(Ef)Fusioni”.
Il suo esordio letterario è segnato dalla pubblicazione
della raccolta di poesie “Il Mondo sembra l’Eden” edito nel
2004 da Akkuaria.
Nel 2005 si classifica al terzo posto al Premio Nazionale
“Per non dimenticare” con la Poesia “Un altro Angelo”.
Nel 2010 alla seconda edizione del Concorso Internazionale
di Narrativa e Poesia “Premio Fortunato Pasqualino” le viene
conferito il Premio della Giuria all’Opera di Poesia con
“Alchimista dell’essere”.
Sempre nel 2010 pubblica con Akkuaria la sua seconda
raccolta di poesie “Lievi umane imperfezioni”, opera alla
quale nel 2012 viene assegnato il secondo premio nella
sezione Poesia Metafisica del Premio Nazionale di Poesia
Edita “Leandro Polverini”.
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Nota dell'Autrice
Non ricordo quando ho iniziato: scrivere é la mia terapia
per alleggerire la mente, il cuore, l'anima. Con la poesia
curo le mie ferite. Mi sono affacciata alla letteratura
erotica seguendo l'onda delle mie passioni di trentenne.
Circa un anno fa, rileggendo una delle mie poesie, ho
scoperto in essa una sensualità che non avevo notato
scrivendo. Pochi mesi dopo, visitando le pagine di Akkuaria,
ho letto il bando del Concorso "Versi di…versi". Poiché sono
convinta che non ci sia nulla di casuale nella vita, ho
spedito "Vento di libertà".
Vincere il secondo premio è stata veramente una sorpresa
inaspettata. La vera sfida per me è stata condividere per la
prima volta con altri i miei versi, e con essi svelare una
piccolissima parte delle numerose pieghe della mia anima a
chiunque voglia leggerli.
Come ho spiegato a Vera Ambra, rendere pubbliche le mie
poesie è stato come mettermi a nudo davanti al mondo. Con
mio stupore all'imbarazzo prevalgono l'eccitazione, il
piacere, ed il grande senso di libertà dovuto al privilegio
di potermi mostrare a tutti esattamente così come sono senza
filtri, senza ipocrisie.
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