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Calogero Restivo
Dal mare che non c'è - Poesie
Il paese, l’infanzia, il poetare, i ricordi, i primi amori,
i sogni di sempre, cantati, decantati, perdono ogni aura
consolatoria, se mai l’avevano avuta, anche perché le
difficoltà della vita hanno smorzato e disatteso ogni
incanto della memoria. Accanto a questo intendimento si è
propensi a ipotizzare anche una variazione di temi,
argomenti, contenuti, proiettando lo sguardo oltre i
familiari orizzonti del paese, dell’infanzia, della memoria,
del mare: né terra né mare ma cielo: sciolto da ogni
concreto legame spazio-temporale. In alcuni componimenti si
coglie un senso panico, borgesiano, di immedesimazione,
anzi, di identificazione con la natura: essere foglia,
essere zolla, essere vento.
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