
Claudio Cerronis
Concatenazione di complicate coincidenze
pp. 240 - edizione 2011 – € 15,00
ISBN 978-88-6328-081-4
Ebook € 3,49 - ISBN 978-88-6328-2177
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ASPETTI DEL FANTASY ITALIANO
Partirei dalla 4° pagina del libro sulla quale è riportata la frase
che è contemporaneamente un punto di partenza e un punto di
constatazione: “L’autore ha sviluppato con abilità e intelligenza
la tradizione del racconto fantastico Italiano”.
In Italia il fantasy ha avuto una scarsa ricettività, essendo
un genere tipicamente Anglosassone, forse e anche, per il muro che
nel trascorrere degli anni è stato eretto dall’influenza estetica di
Benedetto Croce, per cui nel nostro paese si è creata una divisione
netta tra “letteratura alta” e “letteratura di genere”.
Le poche opere che arrivano il nostro paese provengono da autori
come E. A. Poe e Howard Phillips Lovecraft, infiltrazioni che sono
possibili grazie al movimento della Scapigliatura.
Un cambiamento significativo tuttavia avviene intorno agli anni 60
con due importantissimi autori: Dino Buzzati e Italo Calvino.
• Buzzati ispirerà diversi lungometraggi come Barnabò delle montagne
di Mario Brenta, Il segreto del bosco vecchio di Ermanno Olmi,
lungometraggi di chiara matrice fantastica, ma anche altri come Il
deserto dei Tartari di Valerio Zurlini.
Però l’apice della sua carriera viene raggiunto nel 1958 con il
premio Strega per “60 racconti”.
• Calvino lavorerà molto su opere improntate sull’aspetto fiabesco,
opere che si muovono su due livelli, uno prettamente reale e
immediato l’altro allegorico simbolico; l’allegoria è una
rappresentazione concreta di una realtà morale astratta(si veda
l’esempio della giustizia, rappresentata da una donna con la
bilancia in mano) che è ben diversa dal simbolo, dotato dei due
elementi fondamentali come il significante e il significato.
• (PARLARE DELLA LORO DIFFERENZA E DEI SIMBOLISTI)
La grandezza di Calvino sta proprio nell’aver concatenato questi due
piani, quello dell’allegoria e del simbolo apparentemente così
diversi tra loro.
Sono opere di Calvino incentrate su tali aspetti:
• Il visconte dimezzato ove gli spunti di riflessione per il
contrasto tra realtà e illusione, ideologia ed etica, sono molti e
costringono il protagonista a un continuo equilibrio tra bene e
male.
• Il barone rampante, alter ego di Italo Calvino, figura
continuamente e perennemente in bilico tra alienazione e normalità.
• Marcovaldo, due serie di racconti del 1958, ove la prima serie e
incentrata su aspetti fiabeschi mentre la seconda su aspetti urbani.
Calvino successivamente si evolverà abbracciando, negli anni 60, con
le “Cosmicomiche” e “Ti con Zero” la fantascienza, di
cui sarà un vorace lettore.
Egli sarà tuttavia autore di una fantascienza “diversa”, in
quanto non incentrata su risvolti proiettati nel futuro, ma bensì
nel passato, con chiari riferimenti ad aspetti mitici.
Parliamo del punto di partenza:
Oggi,anche in Italia, molti autori si stanno impegnando per
sviluppare e diffondere la letteratura fantasy.
A tal uopo possiamo citare Francesco Dimitri,Valerio Evangelisti e
altri ancora che non menzioniamo in questa sede per motivi di tempo;
come abbiamo già specificato precedentemente,inoltre, è proprio in
concomitanza della presentazione in questa sede del Movimento
denominato “Alienismo” che questo libro si offre in una
duplice veste; da una parte, proposta concreta alla diffusione e
all’evoluzione del genere fantastico/surreale, dall’altra, strumento
funzionale per gli obiettivi del movimento.
I settori quaternario e quinario che contraddistinguono l’attuale
società post-industriale, spingono sempre più a una maggiore
efficienza nonché a una continua produzione/consumo di beni, con
conseguente crescita del disagio mentale individuale dovuto
all’incapacità/possibilità di ognuno di adattarsi a tale meccanismo.
Il processo innescato genera frustrazione e crescente alienazione;
l’alienismo è lo strumento di cui ci possiamo servire per
rimuovere gli ostacoli creati apposta dalla società moderna.
Per Alienazione s’intende alienazione dell’idea nel senso che essa
viene vista come un bene da trasferire e condividere con gli altri,
perché solo condividendo tale bene è possibile allargare gli
orizzonti tanto di chi riceve l’informazione, tanto di chi la
trasmette.
Tramite la condivisione dell’idea,l’altro può crescere ma nello
stesso tempo metabolizzare e quindi evolvere l’idea, per poi
rimetterla nuovamente nel circolo della condivisione e fare in modo
che possa nuovamente essere permutata in un gioco ciclico di
apparente infinità.
Il meccanismo su cui si fonda l’alienismo poggia su due
elementi fondamentali; il primo è il rifiuto di tutti quegli aspetti
che hanno sempre contraddistinto gli “ismi” e cioè la presenza di
punti da rispettare obbligatoriamente, con la conseguenza che tutto
ciò che non rientrava in tale schema didascalico veniva criticato e,
nei peggiori dei casi, osteggiato selvaggiamente.
Non va dimenticato che ogni movimento artistico è stato storicamente
influenzato da aspetti storico,sociali,culturali precedenti per cui
porsi in un ottica di critica e/o di rifiuto con tutto ciò che è
stato nel passato (o che è di differente nel presente), è sbagliato.
Alla luce di quanto abbiamo potuto vedere storicamente, gli “ismi”
sono stati manipolati e riutilizzati per instaurare e giustificare
vere e proprie dittature, sia esse storiche(fascismo, nazismo,
comunismo) che culturali.
Il secondo aspetto è consequenziale al primo; accettando solo e
soltanto la centralità dell’idea e della sua diffusione circolare
l’artista sgombra la mente da possibili influenze e condizionamenti
presenti e passati, ponendosi nella condizione di essere, non solo
criticato ma di constatare anche che la propria opera,frutto di
un’idea, possa essere rivisitata da altri, in un concetto di
atemporalità, trasformazione ed evoluzione senza precedenti nella
storia artistica.
Da ciò emerge la considerazione che la prima “regola” dell’alienismo
è non avere regole, affermazione solo apparentemente infarcita di
contenuti anarchici, a cui il termine stesso “alienismo”
sembra rimandare.
IL LIBRO NELLO SPECIFICO
Il libro è strutturato su 13 racconti.
Abbiamo 3 racconti ambientati in un futuro possibile:
1) Il mio miglior nemico
Nel primo racconto accanto a una guerra che si protrae da molti anni
tra la nostra razza e una aliena, un uomo, il colonello Cooler,viene
chiamato per risolvere il mistero della scomparsa di un astronave,
nel cui interno erano custoditi missili al plasma. Che fine hanno
fatto quei missili? Chi li ha presi? Quanto sarà effettivamente
forte la figura del colonello nell’affrontare tutto ciò?
2) Io so
Nel secondo racconto la terra è sovrappopolata bisogna trovare un
nuovo pianeta abitabile; non è sufficiente costruire un astronave
che possa viaggiare nello spazio,occorre trovare un uomo che possa
resistere agli anni di solitudine e sacrifici all’interno
dell’astronave.
Si riuscirà a trovarlo?
3) Storia di un futuro imperfetto
Una storia triste, cruda che ci rimanda al pensiero di quanto possa
essere complicato e come si leggerà, pericoloso, affidare totalmente
alla tecnologia la nostra esistenza.
Abbiamo poi 8 racconti che trattano aspetti reali del quotidiano che
poi si evolvono in un ottica prettamente fantastica:
1) Il giocatore
Si mette in risalto il desiderio del protagonista di una rivalsa
contro il mondo esterno, un mondo che lo aveva sempre emarginato.
Grazie a una scatola magica potrà vincere in ogni casinò d’Europa,
ma da qui cominceranno anche i suoi guai.
2) La strega
È il racconto che amo di più tra quelli che ho scritto.
Siamo sicuri di trattare nel giusto modo coloro che sono intorno a
noi e in particolare i portatori di handicap?
3) Lontano da Dio e dagli uomini
I soldi, la fama, quanto possono arrivare a deviare la mente e i
comportamenti di un uomo, a renderlo spietato verso gli altri ma
soprattutto verso se stesso?
4) Il processo
Il racconto di un uomo che non sa perché viene processato.
Potrebbe ricordare il romanzo di Kafka, ma un insolita sorpresa
attende in agguato il lettore.
5) L’ambasciatore
Un uomo, dopo aver gozzovigliato e festeggiato il suo nuovo impiego
con un amico, nel silenzio della sua abitazione ode una voce.
Qualcuno gli fa notare che sulla punta del suo naso c’è una nazione:
abitanti, infrastrutture…che dipendono tutte dalla sua attenzione…
6) L’ultima fermata
Un reduce della guerra in Iraq completamente pregno degli orrori e
delle violenze che ha vissuto in battaglia.
Si trova solo ad aspettare un autobus in una strada deserta del
Texas. Sull’autobus c’è una ragazza, un vecchio e un eccentrico
autista. Chi sono in realtà queste persone?
7) Voci nella notte
Uno scrittore che ha scritto un romanzo importante non è riuscito a
ripetersi nel tempo. Vive in solitudine nella sua misera casa,
abbandonato da tutti.
Decide di suicidarsi ma improvvisamente riceve nel cuore della notte
una telefonata che lo distoglie dal suo intento. Chi sarà la
misteriosa voce al telefono?
8) Underground
3 persone, un vecchio, un ragazzo e una giovane donna aspettano in
una Buenos Aires innevata l’ultimo metrò per tornare a casa in
periferia.
Le esperienze che vivranno nella metropolitana e nelle stazioni
saranno significative per rivivere e comprendere molti aspetti
oscuri della loro esistenza.
Abbiamo infine 2 racconti che si muovono completamente
nell’immaginario:
1) Taverna red lion
Dio, stanco delle continue visioni di orrore e violenza del genere
umano decide egli stesso di scendere sulla terra per comprenderne i
motivi.
2) Due piani paralleli
È il racconto che ha conseguito il 3° premio al premio
internazionale Fantasy Way che si è tenuto a Catania quest’estate.
Fondamentalmente si tratta di una storia d’amore tra due giovani
volutamente chiamati Rommeo e Juliette.
(Parallelismo con l’opera shakespeare)
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