Il passato come dimensione proibita, luogo di sofferenze indicibili,
gioco crudele tra vittima e carnefice. E vittima per eccellenza
sempre più spesso le donne, nel silenzio, nella paura, dentro il
cerchio familiare che stringe fino a soffocare o a far esplodere.
L’attualità di un serial Killer in una contorsione di perversioni
che infittiscono il mistero che il commissario Chiara De Lucia e i
suoi uomini devono provare a dipanare.
In questo secondo romanzo dedicato alla giovane e determinata
commissario, il coinvolgimento emotivo ha un ruolo fondamentale e
attraversa i protagonisti fino a scuotere i lettori, coinvolti nella
imprevedibile trama.
La capacità di delineare i tratti psicologici dei personaggi,
dosando sapientemente dialoghi e descrizioni asciutte, è nelle corde
di Paolo Tortorici, che si conferma scrittore realistico e crudo.
Non mancano però i riferimenti a certi colori, immagini, toni della
provincia italiana, che al di là di una precisa collocazione
geografica, è amaramente scandagliata e presente. Il colpevole non è
mai uno solo, ogni volta che la società, preda oggi di una grave
crisi morale, genera mostri
Rossana Puccio
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